Bici elettriche Green Moving: artigianalità e avanguardia

Stavolta ci concediamo una piccola parentesi autocelebrativa. Con l’uscita del nuovo gioiello di casa, il Vintage Bike More Kit, Green Moving ha raggiunto un obiettivo che, con un pizzico di orgoglio, non possiamo che considerare storico, per una società che agisce secondo una logica tutta propria. L’ultimo modello di bicicletta a pedalata assistita sintetizza in un unico prodotto quelli che sono i principi che fondano e orientano l’operato e la vision aziendali: innovazione, cura del design, attenzione ai particolari, avanguardia tecnica e praticità.

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Tecnologia e artigianalità

Il comparto delle bici elettriche è dominato principalmente da realtà di grandi dimensioni, che dispongono di ampi budget da dedicare alla ricerca e allo sviluppo dei prodotti e che puntano sull’efficienza di tecnologie industriale alla portata di pochi. Green Moving agisce in una maniera assolutamente diversa, subordina le attività di ricerca a quelle tipiche della bottega, realizza prototipi che sono l’incarnazione dell’artigianalità moderna, sviluppa in proprio ogni componente.

Un percorso che parte da lontano, in un laboratorio striminzito dotato di una piccola stampante 3D e poco più. Col tempo, articolando un set di strumentazioni sempre più raffinato e nel rispetto di un’espansione armonica del marchio, la dimensione Green Moving si è espansa, le apparecchiature a disposizione sono diventate sempre più raffinate, gli obiettivi dell’azienda si sono fatti ben più ambiziosi.

Green Moving è la mosca bianca del settore mobilità elettrica, una lucida follia che si applica in modelli irreplicabili, in grado di competere con i giganti del settore per tecnologizzazione, estetica, efficienza, e lo fa puntando su quei punti di forza che sono ciò che rende i nostri prodotti, scusate la punta di presunzione, speciali.

Testa e cuore

Ancora oggi appare strano come una piccola realtà come Green Moving si faccia strada in un contesto di business cannibalizzato da imprese che dispongono di capitali da capogiro e di possibilità esponenzialmente più ampie, da dispiegare nello sviluppo di nuovi modelli, certo, ma anche in attività di marketing e di digital PR. Eppure, come dimostra la nuova Vintage Bike, GM continua ad apporre la sua firma su produzioni che riescono persino ad anticipare i tempi e a raggiungere in anticipo risultati che molti competitor stanno ancora cercando di perseguire.

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L’illogicità, allora, sta nel concetto di denaro quale misuratore di ogni cosa, nel pensare che tutto sia una questione di bilanci e di forza economica. In Green Moving ragioniamo diversamente; in Green Moving pensiamo che l’applicazione sia più forte del soldo, che l’idea superi in efficienza e in tempismo qualunque investimento. Noi la vediamo così e così continueremo a vederla, perché ci piace, perché funziona, perché non sapremmo ne vorremmo vederla in alcun altro modo.

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