Quanti km percorre la mia bici con una carica della batteria?

Una domanda semplice da porsi, ma la risposta non è ovvia.
Cercherò di far luce su questo quesito nel modo più semplice e comprensibile possibile, croce e delizia di tutti gli E-Biker. In prima analisi partiamo dalla capacità (W/h, watt-ora) del vostro accumulatore e/o batteria.
Per poter determinarla è sufficiente applicare una semplice equazione:
    (V x A = W)
Dove: (V) sta per il voltaggio, (A) Ampere, (W) Watt.
Quindi, da una batteria da 36V (nominali) e 10 A/h avremmo un totale di 360W di energia e/o corrente accumulata. Un altro esempio, batteria da 48V 13/h avremmo 624 W. Questo è il dato sulla carta.
I problemi iniziano quando associamo la batteria al gruppo motor-controller.
Le Variabili: vento, peso, salite, livello di assistenza, scorrevolezza degli pneumatici ed assistenza muscolare su l’elettrico sono gli standard. Ma ve ne sono due, molto più importanti, di cui nessuno ne parla e che a mio avviso sono determinanti: bontà delle celle e la loro conseguente capacità di scarica e di erogazione della corrente, prima ancora che il wattaggio totale accumulato. Ma questo argomento lo eviscereremo in tutti i dettagli in un prossimo post. E non per ultimo i picchi di potenza istantanei dovuto agli stop ed alle ripartenze.
N.B. il calcolo sull’autonomia in questa circostanza prende in esame tutte le e-bikes con sensore di cadenza e non di coppia. Anche questa non piccola differenza la tratteremo di seguito. Ma ora dedichiamoci al 85% delle e-bike presenti sul mercato.
Effettuiamo il calcolo prendendo in esame un controller che definiamo a norma di legge, e cioè da 250W. Nel caso di specie un controller da 36V, con un erogazione di corrente max (Ah di picco) che si attesa su alcuni modelli a 13Ah altri a 15Ah.
Ebbene se noi applichiamo la medesima equazione: (V x A = W), con nostra sorpresa verifichiamo che in buona sostanza questi controller vanno ben oltre i 250W per arrivare nel caso dei 15Ah anche oltre il doppio dei watt erogati.
Questo è uno dei motivi principali per cui quando un costruttore dichiara l’autonomia della sua e-bike, dovrebbe farlo non solo considerando le variabili standard ma anche l’assorbimento massimo del gruppo motor-controller, ma questo non avviene mai, effettuando comunque sempre una media ponderata tra un minimo ed un massimo che possiamo giustificare in questa circostanza con lo stile di guida dell’utente finale. Mi spiego meglio: un controller come abbiamo visto arriva a picchi di ben oltre 500 W di assorbimento, soprattutto in partenza e non meno sui dislivelli per poi assestarsi ad un assorbimento di circa 6/7 Ah (in piano) che giustifica i 250W della normativa. Per cui un calcolo per difetto ed alquanto empirico sarebbe il seguente:
W/h : Km/h = X : W
conosciamo la corrente accumulata dalla nostra batteria ad es. 36V 14Ah 504W, sappiamo che il motore ed il controller hanno un assorbimento nominale di 250W/h e la velocità che si raggiuge è di 25 km/h, da questo ne deduciamo che in un ora, con un andamento regolare in città (considerando sempre le variabili di cui sopra) ed effettuando un calcolo per difetto, percorriamo 25 km con un consumo di 250 W in meno sull’accumulatore (W). Se ne deduce che la percorrenza MINIMA, considerando un andamento alla velocità massima, con una batteria di 500W è di circa 50km. Ovviamente tendendo in considerazione quanto detto sopra, questo dato può solo migliorare, ma nella vita reale avviene solo nel 15% dei casi e dipende solo da te e dal tuo stile di guida. Per cui quando leggete batteria da 620W, autonomia 140km/h, oppure 360W, 60 km di autonomia, che dire, prendete con poca serietà il dato e lo stesso prodotto!

(Mauro Rizzo)

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