bici elettriche truccate

Bici elettriche truccate: multe e sanzioni

Il boom nelle vendite di e-bike, in Italia e nel mondo, sta attirando l’attenzione degli addetti ai lavori del settore mobilità, degli sportivi e anche dei cittadini comuni, incuriositi dalle nuove soluzioni green e sedotti da un nuovo modello di viabilità all’insegna, del benessere e del rispetto ambientale. Parallelamente alle attenzioni dei soggetti virtuosi, però, crescono le mire degli utenti meno rispettosi di leggi e onestà: il fenomeno delle bici elettriche truccate, infatti, si attesta in notevole aumento. Spieghiamo bene, ora, di cosa si tratta, quali sono le motivazioni che spingono i ciclisti disonesti a delinquere e che tipo di multe e sanzioni si rischiano.

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Bici elettriche truccate: risparmiare violando la legge

Per comprendere appieno le dinamiche che alimentano il mercato delle bici elettriche contraffatte occorre avere ben chiara la distinzione che il Codice della Strada fa tra bici elettrica a pedalata assistita (pedelec) e e-bike.

La bicicletta elettrica a pedalata assistita, chiamata anche pedelec, è un mezzo equiparato in tutto e per tutto alle bici tradizionali. Ciò significa che non occorre una patente di guida di alcun tipo e non sussiste l’obbligo di guida col casco. Ancor più importante, il possesso di un pedelec non impone la stipula di un’assicurazione Rc né il pagamento di un bollo. La bici a pedalata assistita è tale se il motore integrato al mezzo eroga una potenza non superiore ai 250W e se disattiva l’assistenza alla pedalata una volta raggiunti i 25 km/h di velocità.

La e-bike, invece, è equiparabile a un ciclomotore di piccola cilindrata, con tutti gli obblighi e le spese relative, dal pagamento dell’assicurazione e del bollo all’obbligo di guida col casco. In compenso, il mezzo è più performante sotto il profilo della velocità, della potenza e permette di coprire tratti di percorrenza più ampi in maniera agevole.

Il fenomeno delle bici elettriche truccate nasce proprio dalla consapevolezza dei vantaggi garantiti da un mezzo in grado di integrare gli aspetti positivi del pedelec con quelli della e-bike. In genere, le bici a pedalata assistita contraffatti si presentano come dei pedelec ma, per via della manipolazione del motore o della sua sostituzione con una versione più potente, essi sono in grado di offrire prestazioni, in termini di velocità e di propulsione, decisamente più alte rispetto ai pedelec sul mercato.

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Bici elettriche truccate: multe e sanzioni

Un escamotage astuto, verrebbe da pensare. Ciò però, se non si tiene conto dei rischi cui si va incontro. Tralasciando anche l’aspetto etico e della coscienza civile, infatti, il pedelec contraffatto rappresenta una minaccia per il portafoglio dei ciclisti furbetti: la legge italiana, infatti, prevede multe che possono raggiungere i 1.100 euro, destinati ad aumentare di alcune migliaia di euro in caso di recidiva. Tra le sanzioni, ovviamente, è previsto anche il ritiro del mezzo. Considerando che il costo medio di una bici elettrica a pedalata assistita si aggira intorno ai 1.000 – 1.2000: ne vale davvero la pena?

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