La società TRT Trasporti e Territorio, ha pubblicato, di recente, uno studio di ricerca sulle potenzialità della mobilità elettrica nel nostro Paese. Dal documento, si evince come l’e-mobility rappresenta un aspetto fondamentale nella salvaguardia del nostro pianeta. Lo scopo dello studio e delle politiche di mobilità in genere è quello di insegnare alla popolazione a cambiare le abitudini sbagliate, convertendole in azioni decisamente più green e salutari per l’ambiente.
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Di cosa parla il documento di TRT sulla mobilità e sostenibilità?
Il paper, dal nome “Il contributo della e-mobility alla sostenibilità“, è uno studio articolato in 60 pagine e suddiviso in 7 capitoli. Il focus centrale è la salvaguardia e lo sviluppo della mobilità in ogni parte del nostro Paese. La mobilità elettrica è l’aspetto cardine di tutto lo studio: l’uso di mezzi come auto e bici elettriche, permette di conservare l’aria pulita delle nostre città e il benessere del nostro pianeta.
L’obiettivo è la riduzione delle emissione di CO2
Nello studio di TRT, viene dato ampio spazio al più grande pericolo dell’ambiente: i gas serra. Secondo le statistiche fornite dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, solo nel 2014 in Europa il 23% delle emissioni di gas serra deriva dall’eccessivo utilizzo di mezzi di trasporto come auto e motoveicoli. Per questa ragione, l’obiettivo principale di ogni Paese deve essere quello di ridurre progressivamente il trasporto automobilistico nelle brevi distanze e orientare la popolazione verso una mobilità a basso impatto ambientale. La soluzione, secondo lo studio, è tendere a strategie low carbon: privilegiare sempre più veicoli elettrici, sopprimendo progressivamente quelli a combustibile.
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Non solo auto, anche bici elettriche
Secondo lo studio di TRT, nel 2016 sono state vendute solo 2.563 auto elettriche, con un trend sostanzialmente stabile. Un dato molto diverso rispetto a quello delle bici a trazione elettrica: il 2016 è stato un anno boom per le bici elettriche in Italia, con la vendita di oltre 124.000 veicoli. Ma la strada da percorrere è ancora lunga. Gli esperti di TRT lo confermano: la popolazione italiana non è abituata a cambiamenti di questo tipo. Per questa ragione, ogni sviluppo a sfondo green è spesso deleterio per le casse economiche del nostro Paese. Il consiglio è quello di attuare strategie a livello nazionale insieme alle amministrazioni locali, le sole istituzioni davvero coinvolte per quanto concerne le misure di mobilità elettrica. In questo modo, sarà più semplice convertire la popolazione verso una mobilità green e non più pericolosa per il nostro pianeta.

