vendite mercato e-bike

Mercato bici elettriche, ancora uno sprint: nel 2016 +78%

Il mercato delle bici elettriche non vuole proprio saperne di rallentare. Il trend di crescita del comparto e-bike italiano, inaugurato nel 2015, non accenna a fermarsi, anzi: stando alle anticipazioni di analisi di Ancma – Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori – e riprese da La Stampa, nel 2016 i costruttori italiani hanno visto i propri incassi aumentare in maniera vertiginosa, registrando un +78% rispetto ai volumi del 2015. Un dato eccezionale e che pone l’attenzione su quanto di buono sia stato fatto in favore della mobilità sostenibile.

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Vendita bici elettriche in Italia: 100mila unità acquistate nel 2016

Stando ai dati che Ancma ha messo a disposizione del quotidiano torinese, nel corso del 2016 sono stati oltre 100mila gli esemplari acquistati nel Belpaese; nel 2015 le vendite si erano fermate a quota 56mila, con un incremento di 78 punti percentuali. Il dato sorprende solo fino a un certo punto: già ad agosto dello scorso anno, lo studio di analisi di settore Navigant Research aveva preannunciato il successo della bici elettrica, che ha saputo affermarsi, con i suoi 35 milioni di prototipi commercializzati, come il mezzo a trazione elettrica più venduto al mondo.

Un trend che si perpetra a livello nazionale e globale, con mercati in netta espansione come quello europeo e giapponese, e quello cinese che, viceversa, potrebbe presto abbandonare una leadership fino ad oggi mai in discussione.

Cambiano le abitudini di mobilità

Gli italiani apprezzano la e-bike soprattutto per la viabilità urbana: un mezzo pratico, economico e amico dell’ambiente, perfetto per i brevi e medi spostamenti cittadini, soprattutto durante la bella stagione. “Inizialmente – spiega Piero Nigrelli, a capo del settore ciclo dell’associazione costruttori – questo tipo di mezzo doveva agevolare chi ha problemi di deambulazione, poi – prosegue – grazie a un design sempre più accattivante che ha saputo inglobare il motore elettrico nel telaio fino quasi a nasconderlo, la e-bike è divenuta un prodotto di massa”.

Il comparto cresce nonostante i prezzi

Due sono i fattori che rendono ancora più giustizia ai meriti degli esercenti della sezione: il primo interessa le vendite globali del settore delle due ruote, che frena su ciò che riguarda i mezzi tradizionali; il secondo interessa la questione prezzo poiché stiamo parlando di prodotti che presentano un costo medio compreso tra i 1.000 e i 5.000 euro, non esattamente una cifra alla portata di tutti.

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Italia che è anche il primo produttore del Vecchio Continente. Nel Belpaese l’indotto della e-bike vale circa 1 miliardo di euro, ha creato 12mila posti di lavoro distribuiti tra 350 realtà aziendali distribuite su tutto il territorio. E siamo anche i primi esportatori d’Europa, con circa 1,5 milioni di unità commercializzate al di fuori dei confini nostrani.

L’impressione, però, è che si possa fare ancora di più e che la piena maturazione non sia ancora stata raggiunta. Cosa possiamo fare, ancora? “Moltiplicare il numero dei parcheggi, le zone 30 e l’integrazione con i mezzi pubblici in modo che sia possibile caricare le biciclette su autobus, metro e tram”. Così ha spiegato Nigrelli a La Stampa.

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