Nel 2010, la Commissione Europea ha varato il Piano di azione Europa 2020, con l’obiettivo di sostenere uno sviluppo equilibrato, solidale e sostenibile e basato sul concetto di crescita intelligente. Tra i 5 obiettivi guida delineati da Bruxelles, vi è quello che è stato definito il Programma 20-20-20 e che consiste nel taglio del 20% delle emissioni rispetto ai valori stimati nel 1990; la produzione del 20% del fabbisogno energetico totale mediante risorse rinnovabili; l’aumento del 20% dell’efficienza energetica.
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Ogni Paese incluso nell’Unione Europea è chiamato a dare risposte sul campo, operando in autonomia e ricercando soluzioni in grado di ossequiare le direttive della Comunità. E le risposte fornite dai governi si sono dimostrate spesso allineate su una posizione condivisa e che fa riferimento all’ottimizzazione dei sistemi di viabilità urbana. In poche parole, si mira a disincentivare l’utilizzo dei mezzi alimentati attraverso benzina e diesel in favore di veicoli elettrici. E, anche in questo caso, la bici elettrica e quella a pedalata assistita sono state identificate come le soluzioni più performanti.
Francia – stop a benzina e diesel entro il 2020
A partire dal 1° luglio 2017, tutte le vetture fabbricate prima del 1997 e alimentate a benzina subiranno il blocco della circolazione su tutte le strade di Parigi, eliminando di fatto la presenza di mezzi Euro1 sulle vie della Capitale. La capitale dello Stato transalpino mira così ad abbattere le emissioni di gas attraverso una politica rigida e spregiudicata. L’obiettivo è ancora più ampio e, entro il 2020, sotto la Tour Eiffel non potranno più circolare neppure i mezzi alimentati tramite diesel.
Germania – solo elettrico entro il 2030
Più a lungo periodo, ma ben più ambizioso, è invece il programma operativo di Berlino. L’obiettivo dei teutonici è quello di estinguere veicoli a benzina, diesel e anche gas dalle strade della Germania, in favore di veicoli a carburazione elettrica, il tutto entro il 2030. Se la legge federale, che ancora ha però pochi proseliti nel Bundestag, dovesse essere approvata, l’intero settore dell’automotive tedesco segnerebbe una vera e propria rivoluzione, salutando anche i mezzi ibridi. L’obiettivo più ambizioso, da perseguire entro il 2050, consiste nel ridurre del 95% le emissioni di gas serra rispetto ai valori calcolati nel 1990.
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Norvegia – No alla benzina dal 2025
La Norvegia è una delle realtà più virtuose e fautrice della mobilità elettrica fin dalla prima ora. Oslo è una delle città europee che meglio ha saputo organizzare un sistema di colonnine di ricarica elettrica e, da sempre, è in prima linea per la promozione della bicicletta elettrica e del pedelec. L’obiettivo dichiarato da Oslo consiste nella dismissione totale delle auto a benzina già a partire dal 2025. Un traguardo ambizioso, ma fattibile: le ultime stime di settore, risalenti a marzo del 2016, mostrano come appena un terzo del parco auto norvegese sia oggi alimentato da fossile. In attesa che la proposta per il 2025 trovi ulteriori conferme, e magari anche i crismi dell’ufficialità, non sarebbe male prendere spunto dai Paesi scandinavi.

