La Fase 2 della quarantena sta per entrare ufficialmente nel vivo. Il discorso di Giuseppe Conte di domenica 26 aprile 2020 ha fatto da preludio all’emanazione del DPCM con il quale viene posta la sospensione del lock down su tutta la Penisola italiana (sebbene le amministrazioni regionali mantengano facoltà di adottare misure più restrittive). In conseguenza di quanto stabilito, a partire dal 4 maggio 2020 viene consentito lo svolgimento di diverse attività che, fino ad ora, ci sono state precluse. Di particolare interesse sono le misure che riguardano le attività sportive e motorie, in relazione alle quali il Governo ha predisposto un significativo allentamento delle restrizioni. Gli appassionati di ciclismo, dunque, ora non possono che porsi una domanda semplice: “Sarà possibile utilizzare la bicicletta?. La risposta è: sì.
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DPCM: cosa dice
In relazione alle attività sportive e motorie, il DPCM del 26 aprile 2020, al punto f) dell’articolo 1, chiarisce esplicitamente che “[…] non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività […]”.
Al punto successivo, il Decreto chiarisce anche che “sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati.”
Bici: attività ludica o motoria
A questo punto, l’altra domanda da porsi è: cosa è da considerare attività ludica o ricreativa e cosa, invece, attività motoria? La risposta a questa domanda ci viene fornita direttamente dal Ministero della Salute, il quale chiarisce che rientra nel secondo caso: “qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo””. L’attività sportiva, invece: “comprende situazioni competitive strutturate e sottoposte a regole ben precise”.
Ok alle biciclettate
Ciò significa che, a partire dal 4 maggio 2020 – salvo diverse indicazioni da parte dell’amministrazione regionale di riferimento – sarà possibile svolgere attività ciclistiche, senza limitazioni specifiche relative alle distanze dal proprio domicilio. Il Decreto specifica altresì che sarà possibile utilizzare la propria bici in modo individuale e assicurando un distanziamento personale di almeno un metro.
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E la bici elettrica?
Il DPCM non ha parlato esplicitamente dell’utilizzo della bici elettrica. Va però considerato che, secondo il Codice della Strada, i pedelec – ovvero le biciclette a pedalata assistita che presentano un limite di velocità pari a 25 km/h e di potenza erogata fino a 250 watt – sono da considerare a tutti gli effetti equiparabili alle normali biciclette. Dunque: sì, a partire dal prossimo 4 maggio sarà possibile passeggiare con la propria bici elettrica!
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