Abbiamo già parlato in questo articolo del Bonus Mobilità 2020, l’incentivo varato dal Governo che dà diritto a una detrazione fino al 60% del costo totale e per un massimo di 500 euro per l’acquisto di bici elettriche e altri mezzi di trasporto elettrici. Come vi abbiamo già raccontato, l’agevolazione è riservata a cittadini maggiorenni residenti (non domiciliati) in città capoluoghi di provincia o di regione, in comuni di almeno 50.000 abitanti e in città metropolitane. Abbiamo anche spiegato che l’erogazione del Bonus Bici è suddiviso in due fasi: durante la prima, è previsto un rimborso riconosciuto al beneficiario; nella seconda fase, in concomitanza con il lancio dell’app per la gestione digitale, la riduzione sarà applicata direttamente al momento dell’acquisto da parte del negoziante. Come sta procedendo la gestione dei bonus? A dire il vero, alcune difficoltà ci sono.
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Quando arriva l’app?
La prima domanda che la popolazione e i media si pongono da tempo – e che non ha trovato ancora risposta – è sicuramente: quando sarà lanciata l’app per lo svolgimento della procedura in digitale? Ad oggi, non abbiamo ancora una data ufficiale, anche se il Ministero dei Trasporti assicura che sono in corso i lavori che dovrebbero permettere all’applicativo di essere a disposizione del pubblico non oltre il 15 luglio prossimo.
L’identità digitale
I tempi dilatati per la messa online dell’app, però, non sono l’unico elemento di perplessità che riguarda la gestione del Bonus Bici. Per utilizzare il bonus, infatti, i cittadini dovranno munirsi dello SPID, ovvero l’identità digitale. Lo SPID è certamente uno strumento utile, ma la procedura di attivazione può risultare farraginosa, soprattutto per i meno esperti in materia digitale, e la sua necessarietà per accedere agli incentivi per le bici elettriche potrebbe convincere i consumatori a desistere, rinunciando al bonus e all’acquisto del mezzo elettrico.
I fondi sono sufficienti
Un altro interrogativo che impazza a mezzo stampa riguarda la quantità di fondi messi a disposizione. Da più parti, infatti, è stato sollevato il dubbio che i fondi potrebbero non bastare per coprire tutte le richieste. Sotto questo punto di vista, il Governo ha fornito le proprie rassicurazioni e, ad oggi, si parla anche della possibilità di stanziare 70 milioni di euro extra per accontentare tutti i richiedenti.
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Scongiurato il rischio ‘click day’
Un altro rumor riguardante il Bonus Mobilità era quello secondo cui sarebbe stato possibile l’istituzione di un click day, ovvero una giornata dedicata alla presentazione delle domande. Tale ipotesi, secondo molti resa credibile dal fatto che le coperture economiche potessero non bastare, è stata però esclusa dalle fonti governative interrogate sulla questione. Resta comunque il fatto che il numero di domande che vanno accumulandosi è in aumento e non è affatto da escludere che, durante i primi giorni online, l’app possa non reggere il carico di traffico previsto e, così come con il sito dell’INPS all’inaugurazione del modulo per la richiesta del bonus di 600 euro per le imprese, potrebbe andare incontro a significativi problemi tecnici.
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